Dalle Generali per le Generali: il Bollettino
21 Dicembre 2018
Il Bollettino, la pubblicazione periodica istituzionale di Generali, prende vita nel 1893 e, fatti salvi alcuni periodi di sospensione ha ormai raggiunto il suo 127° anniversario. Annoverato tra le riviste aziendali italiane più longeve tutt’ora esistenti, è una delle fonti storiche più vaste e variegate che l’Archivio Storico custodisce, a vantaggio di studiosi, ricercatori o semplici interessati alla storia della Compagnia e al business assicurativo in generale, ma anche al tessuto socio-culturale nazionale e internazionale in cui ha operato nei sui quasi duecento anni di vita.
Fu preceduto, nel 1880, dalle Mittheilungen der k.k. Allgemeinen Assekuranz in Triest, a cura della Direzione centrale e di uso interno e riservato (“vertraulich”, si dice nella presentazione del primo numero), destinate ai territori di lingua tedesca. La pubblicazione, che durò fino al 1914, nasceva sull’esempio delle Mittheilungen con indicazioni per gli agenti che Wilhelm Lazarus, responsabile dell’agenzia generale di Amburgo, fece stampare dal 1860. Mitteilungen si chiamò poi, dal 1933, il periodico della Direzione di Vienna. Il Bollettino (fino al 1920 con la specifica aggiunta delle Assicurazioni Generali di Venezia) fu invece uno strumento informativo della Direzione veneta per il personale della Compagnia in Italia. La struttura amministrativa bicefala di Generali, in pratica, trovò espressione anche negli strumenti di comunicazione interna: il Bollettino e il Notiziario (evoluzione in lingua italiana delle Mittheilungen) convissero fino al 1937, ben dopo il passaggio di Trieste all’Italia, a dimostrazione dell’importanza attribuitagli per la vita dell’azienda.
Il Bollettino fu stampato con continuità, con cadenza mensile, dal marzo del 1893 fino all’agosto-settembre del 1912, mentre in seguito ebbe uscite irregolari (sette da agosto 1914 a marzo-aprile 1915, dodici nel 1920, più un numero straordinario nel 1919). Si componeva di pochi fogli dall’impaginazione semplice, con notizie divise per ramo tecnico, con l’obiettivo di informare funzionari e agenti sull’andamento della Compagnia, sulle nomine interne, oltre che sui fatti più rilevanti del mondo assicurativo. Altrettanto semplici erano le pagine delle Mittheilungen della Centrale, dal 1911 anche in italiano con il titolo di Notiziario.
Nel 1930 riprese sia la pubblicazione del Bollettino (da luglio), che del Notiziario (da marzo), entrambi più corposi sotto la direzione, a Trieste, di Giuseppe Stefani, anche se il Bollettino aveva un comitato di redazione veneziano. Il nuovo Notiziario non aveva più cadenza mensile, ma periodica, e muoveva dall’intento di raccogliere “le voci sparse di tutti i componenti la grande famiglia delle Generali”, soprattutto dell’estero (presentazione del primo fascicolo). Il Bollettino aveva invece uscite mensili ed era destinato a funzionari e acquisitori di tutta Italia per dare notizia “di tutto quanto possa servire loro di sprone, di consiglio o d’aiuto nell’opera quotidiana”.
I due periodici ebbero grandezza, caratteristiche grafiche e rubriche diverse fino al giugno 1937, quando il Notiziario confluì nel Bollettino, arricchendolo con un uso più vivace delle fotografie, con notizie su polizze illustri, sugli acquisti e sulle costruzioni immobiliari della Compagnia. Il formato più grande e l’uso del colore, già presenti nel Notiziario, passarono nel nuovo Bollettino del 1940, con la copertina raffigurante il leone sullo sfondo del mondo che caratterizzò il periodico fino al 1970. La stampa della rivista si interruppe nel 1943 e riprese con una V serie nel 1950, con direzione e comitato a Trieste, acquisendo via via nel corso degli anni una fisionomia solida e ben definita, con le rubriche dedicate alla galleria degli assicurati, gli inserti azzurri dedicati alle “Letture nel cassetto” di tema assicurativo, tratte da celebri opere letterarie, quelli rosa per le gare di produzione delle agenzie italiane. La VI serie, inaugurata da Ulcigrai nel 1971, portò in copertina lo stemma con il leone su cui, proprio a quell’altezza, la Compagnia aveva deciso di puntare come marchio di riferimento della Compagnia in Italia e all’estero. Alla scomparsa di Ulcigrai, nel 1992, la direzione del periodico passò ad Armando Zimolo. Agli anni novanta si deve un’impaginazione più moderna, animata da numerose fotografie a colori.
Nel 2001 il Bollettino è divenuto la “rivista del Gruppo Generali”, allargando progressivamente i propri orizzonti in un’ottica internazionale, dal 2009 viene diffuso anche in lingua inglese e dal 2013 una nuova versione digitale della rivista, ottimizzata per essere letta online e tradotta in più lingue, affianca la tradizionale edizione cartacea.
Vengono qui pubblicate le prime tre serie: I serie (1893-1912), II serie (1914-1915) e III serie (1920).